Un addolcitore d’acqua è utile per evitare che l’acqua eccessivamente calcarea possa arrecare danni agli impianti idrici e agli elettrodomestici che nel loro ciclo di funzionamento impiegano acqua. Leggete qui come funziona e quali sono i vantaggi derivanti dalla sua istallazione nella rete idrica di casa vostra.
Durezza dell’acqua.
L’acqua della rete domestica contiene in misura variabile ioni di calcio e magnesio sotto forma di carbonati e bicarbonati che rendono a seconda della loro concentrazione l’acqua più o meno dura. Per durezza dell’acqua si intende un valore che esprime il contenuto totale di ioni di calcio e magnesio oltre che di eventuali metalli pesanti presenti nell’acqua. Tale valore viene espresso in gradi francesi (°f), un grado francese equivale a 10 mg di carbonato di calcio per litro di acqua.
In base alla loro durezza le acque vengono così classificate:
- fino a 4 °f: molto dolci
- 4 °f – 8 °f: dolci
- 8 °f – 12 °f: medio-dure
- 12 °f – 18 °f: discretamente dure
- 18 °f – 30 °f: dure
- oltre 30 °f: molto dure
Con un semplice kit per la misurazione della durezza dell’acqua potrete verificarne da soli se è necessaria una riduzione del carbonato di calcio presente nell’acqua della vostra rete idrica ed eventualmente valutare l’acquisto di un addolcitore.
Un kit completo analisi acqua è il Watersafe che permette di valutare la qualità dell’acqua che fuoriesce dal rubinetto di casa. Con questo kit si possono misurare il pH, la durezza, il contenuto di solfati, di cloruri e di nitrati-nitriti.
Perché installare un addolcitore.
Il bicarbonato di calcio contenuto nelle acque dure sotto l’effetto del calore si trasforma in carbonato di calcio, ovvero il comune calcare, causando problemi noti a tutti come incrostazioni alle caldaie, alle tubature, agli elettrodomestici ed altri meno noti, ma ugualmente fastidiosi.
Problemi causati dalla durezza dell’acqua.
L’acqua dura è innocua per la salute umana, ma è causa di diversi problemi, ad esempio, gli ioni metallici e quelli di calcio facilitano la corrosione galvanica delle tubature dell’acqua, in oltre, interferiscono negativamente con l’azione di saponi e detersivi, causando, una minore efficienza del prodotto detergente, una minor durata degli elettrodomestici che impiegano acqua calda, un eccessivo accumulo di calcare che andrà inevitabilmente ad ostruire gli scarichi. Senza contare che un’acqua estremamente dura può macchiare le stoviglie, incrostare i sanitari e causare altri spiacevoli disagi: indurisce i tessuti e infeltrisce la biancheria, può rendere i capelli secchi, e difficili da trattare, può fare insorgere irritazioni allergiche per la pelle e alterare il sapore di alcuni cibi. Anche le piante soffrono la durezza dell’acqua e per alcune in particolare l’innaffiatura può diventare un problema.
Questi i vantaggi che si possono ottenere istallando un addolcitore nella rete idrica domestica:
- L’acqua addolcita rende il lavaggio dei capi in lavatrice più ecologico ed economico grazie ad un minore impiego delle quantità di detersivo.
- La biancheria lavata risulterà più fresca e più morbida.
- Posate, piatti e bicchieri non usciranno opacizzati dalla lavastoviglie.
- L’acqua decalcificata non crea irritazioni alla pelle, saponi e shampoo si sciolgono più facilmente.
- Lavabiancheria, lavastoviglie, caldaia, scaldabagno, dureranno più a lungo e consumeranno meno energia perché ridotte saranno le incrostazioni e i depositi di calcare.
- Impianti idrici e di riscaldamento, scarichi e rubinetti non si ostruiranno, il flusso dell’acqua sarà costante e dureranno di più, sui rubinetti e sui sanitari non vedrete più le antiestetiche macchie di calcare.
- L’impiego di un addolcitore ben gestito, può farvi ottenere un risparmio notevole nei consumi energetici, nella manutenzione di tutti gli impianti ed elettrodomestici, per l’acquisto di detersivi, ammorbidenti, ecc…
Addolcitore – come è fatto, come funziona, quale scegliere.
L’addolcimento dell’acqua, detto anche decalcificazione, avviene attraverso un processo di scambio ionico attraverso il quale calcio, magnesio e altri cationi metallici presenti nell’acqua vengono sostituiti con ioni sodio. Questo grazie a delle particolari resine ad alto potenziale di scambio rigenerate periodicamente con una soluzione di cloruro di sodio.
L’addolcitore si installa nella rete idrica di casa subito dopo il contatore dell’acqua. Esso è provvisto di due grandi contenitori, uno per le resine e un’altro per il sale necessario per la rigenerazione delle resine. Una valvola idro-pneumatica, funzionante per mezzo di un timer, provvede all’esecuzione dei cicli di lavaggio necessari per l’operatività dell’apparecchio che effettua lo scambio fra gli ioni sodio e i sali di calcio e di magnesio che vengono trattenuti.
La scelta del tipo di addolcitore dipende dal fabbisogno di acqua giornaliero della famiglia, esistono apparecchi per tutte le necessità.
Alcuni chiarimenti.
Durante l’acquisto di un addolcitore non è difficile imbattersi su apparecchi con “funzioni inesistenti”, di seguito alcune cose indispensabili da conoscere su tali apparecchiature:
- Gli addolcitori non rendono l’acqua potabile, ma solo meno dura. Considerate che l’acqua della rete domestica è garantita e controllata, quindi già potabile.
- La normativa vigente (Decreto del Ministero della Sanità 443/90) vieta di definire queste apparecchiature “depuratori d’acqua”. Se desiderate questa funzione dovrete installare a parte un depuratore per acqua ad uso alimentare, come ad esempio, un apparecchio ad osmosi inversa.
- L’addolcitore deve essere corredato di documenti tecnici e manuale di manutenzione, oltre a riportare la dichiarazione di conformità al decreto 443/90 del Ministero della Sanità.
- La legge (D.lgs. n° 31/2001) per le acque addolcite, cioè quelle in cui gli ioni di calcio sono stati sostituti da quelli di sodio, prevede un limite di durezza di 15 °f sotto il quale non si può andare, visto che per l’acqua potabile sono consigliati valori di durezza compresi tra 15 e 50 °f .
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