L’estate ormai alle porte fa venire in mente il mare, le vacanze, ma anche quelle giornate afose dall’aria irrespirabile, quando rinfrescare le stanze diventa una necessità. Come fareste senza condizionatore? Con la magia di queste macchine raffreddare gli ambienti è semplice, ma questa comodità ha un impatto sull’ambiente ed un costo energetico tutt’altro che indifferente.


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Nonostante la moderna tecnologia offra condizionatori performanti e meno dispendiosi, la spesa media per rinfrescare un abitazione è stimata in circa 400 – 500 euro l’anno. Questi sono i costi medi utilizzando macchine di classe energetica superiore e dai consumi contenuti, ma spesso si fa ricorso a condizionatori economici di bassa efficienza, tanto che in estate, a causa del loro utilizzo massiccio e non regolamentato, non sono infrequenti i black-out della rete elettrica di intere città.

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La necessità di ridurre i consumi, a difesa dell’ambiente e della spesa domestica, il cercare di evitare i pericolosi black-out che mettono a rischio le strutture sanitarie delle città, così come le critiche contro gli effetti dannosi sulla salute dell’aria climatizzata, o il fatto che il “clima forzato” dei condizionatori non sempre è tollerato da tutti, sono motivi più che ragionevoli per cercare un alternativa per difendersi dal caldo senza condizionatore.

Raffrescamento naturale dell’abitazione.


Mirabile esempio di climatizzazione naturale.
Palazzo della Zisa, Palermo XII secolo

Nelle case dei paesi dell’area mediterranea, la climatizzazione degli ambienti in estate ha un ruolo preminente rispetto al riscaldamento invernale. Per ridurre l’impiego di apparecchi climatizzatori in queste zone, meglio sarebbe se in fase di progettazione, e di costruzione degli edifici, si ricorresse ad opportune strategie per raffrescare naturalmente gli ambienti.

Basta prendere spunto dall’architettura tradizionale mediterranea, dove particolarmente interessanti sono alcuni sistemi costruttivi messi a punto per controllare ed aumentare la ventilazione naturale degli edifici, oppure le strategie per il raffrescamento naturale tramite l’evaporazione dell’acqua di vasche e fontane.

In particolare per garantire una ventilazione naturale, basterebbe prevedere in fase di costruzione, degli sbocchi d’aria in alto e degli ingressi d’aria in basso, in modo da poter sfruttare il cosidetto effetto camino, dove l’aria calda, meno densa di quella fresca, tende a salire verso l’alto dove può essere incanalata e quindi condotta all’esterno.

Fondamentale è anche avere il controllo dell’irraggiamento solare. Oggi si può contare su materiali isolanti tecnologicamente avanzati, come le coperture isolanti in alluminio per proteggere il tetto, oppure installare porte e finestre con vetri riflettenti, o ricorrerre al’uso di tende esterne e frangisole.

Alternative agli impianti di condizionamento.

Esistono poi delle soluzioni avanzate, alternative ai condizionatori, queste, come nei sistemi a raffreddamento adiabatico e il free-cooling, si basano sulla riduzione del fabbisogno di raffreddamento.

Un’altra alternativa che si sta diffondendo è la possibilità di sfruttare in estate l’impianto di riscaldamento radiante a pavimento, facendovi circolare dentro dell’acqua fredda per abbassare la temperatura. Un sistema che, anche se non comporta un abbassamento immediato della temperatura, consente una sensibile riduzione dei consumi elettrici.  Un buon sistema per superare l’estate senza condizionatore.

Soluzioni pratiche.

Quanto detto fino adesso riguarda le strategie che si possono mettere in opera in fase di costruzione della casa, ma queste soluzioni non sempre si possono praticare e certamente non sono soluzioni pratiche ed immediate da usare nell’emergenza per affrontare il caldo senza condizionatore.

Le strategie più efficaci per un immediato impiego, sono ispirate al buonsenso, basta avere la pazienza di metterle veramente in pratica.

Arieggiare le stanze nelle ore più fresche.

Chiudete le finestre nelle ore più calde e invece, la sera, così come alle prime ore del mattino, cercate di aprire bene porte e finestre per far circolare più aria fresca possibile.

Limitare l’irraggiamento solare.

Tende da sole fotovoltaiche.

Oltre alle tende da interni, utili saranno anche delle tende da sole che consentono di ombreggiare l’abitazione e proteggere gli spazi esterni dall’irraggiamento per renderli vivibili anche in estate. Innovative sono le tende da sole fotovoltaiche che riparano dal sole e contemporaneamente sfruttano i raggi del sole per produrre energia elettrica.

Per proteggere la vostra casa dal caldo, è fondamentale, nelle ore più calde della giornata, filtrare bene la luce solare che vi penetra dentro, se non addirittura impedirne l’entrata. Nelle zone più soleggiate della casa è bene prevedere delle tende da interni provviste di teli oscuranti, da scegliere nella tipologia più adatta al vostro arredamento.

Pellicole antisolari per vetri.

Altra soluzione, tecnologicamente avanzata e di rapido impiego, è l’applicazione di pellicole antisolari sui vetri delle finestre. Sono pellicole riflettenti in grado di creare una schermatura per respingere l’irraggiamento solare ed evitare l’accumulo di calore negli ambienti. Le pellicole si installano sui vetri esistenti in modo semplice e il loro effetto è immediato.

Creare una “barriera verde” anti-calore.

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Una cintura verde fatta di alberi e siepi nel giardino intorno alla casa, protegge dal calore e ombreggia le parti più soleggiate. Raccomandati sono anche pergolati e muri verdi che diminuiscono di molto la penetrazione del calore all’interno dell’abitazione.

Se non avete un giardino, perché abitate in condominio, cercate di fare largo uso di piante in balcone e sulle finestre, queste riescono ad assorbire parte del calore proveniente dal sole.

Ridurre l’uso di luci ed elettrodomestici.

Soprattutto nella stagione calda illuminazione e elettrodomestici andrebbero utilizzati con intelligenza

  1.  
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  1. Evitate le cotture in forno e preferite pietanze con ingredienti freschi che non necessitano di cottura.
  2. Utilizzate gli elettrodomestici solo in tarda sera o al mattino presto, cioè quando le temperature sono più miti.
  3. Sostituire le lampade ad incandescenza con delle lampade LED vi porterà, oltre che un minor consumo energetico, un minore apporto di calore negli ambienti domestici.

Elettrodomestici alternativi al condizionatore.

Ventilatore da soffitto.

eak_kkk / Pixabay

Un ventilatore da soffitto permette di rinfrescare una stanza ad un costo di gran lunga più basso rispetto ad un condizionatore. I ventilatori in generale costano molto meno dei condizionatori, anche in termini di consumo energetico. Il rapporto è di 5-1 e anche più se consideriamo che la loro installazione è semplice e non richiede un tecnico qualificato.

La distanza ideale dal pavimento per installare un ventilatore a soffitto è di circa due metri e mezzo. Per la sua scelta bisogna tener conto del volume della stanza, più grande è la stanza maggiore sarà la potenza e le dimensioni delle pale del ventilatore. Naturalmente in commercio non mancano modelli sofisticati gestibili anche attraverso i comandi vocali.

Ventilatore senza pale.

I ventilatori senza pale hanno prestazioni e capacità di generare aria fresca, migliori rispetto ai modelli tradizionali. Questo, grazie alla particolare tecnologia che è alla base del loro funzionamento. In generale in questi apparecchi la base del ventilatore ospita un motore che aspira l’aria che poi viene rilasciata con forza superiore rispetto agli apparecchi tradizionali.

Questi “ventilatori evoluti” sono in grado di generare aria fresca con consumi molto ridotti e sono caratterizzati da un design molto accattivante che ne permette una più facile integrazione con l’arredamento di casa. Anche in questo caso, per la loro scelta è da valutare la grandezza della stanza.

Raffrescatore evaporativo.

Utilizzati dapprima solo per rinfrescare grandi ambienti, come fabbriche o capannoni, i raffrescatori evaporativi sono oggi realizzati in forma compatta per poter essere utilizzati in casa. Personalmente trovo questo uno dei sistemi più intelligenti ed efficienti per rinfrescare gli ambienti domestici. Il raffrescatore evaporativo consuma pochissima energia elettrica e non necessita di complicate, quanto costose, installazioni. Considerato anche che per il suo funzionamento non è adoperato alcun gas refrigerante, questa è perfino una soluzione ecologica.

Il funzionamento di questi particolari ventilatori è assai semplice: una ventola interna sposta l’aria nella stanza ad una temperatura più bassa rispetto ai ventilatori classici, grazie all’evaporazione di acqua, e in alcuni casi di ghiaccio.

Il particolare sistema filtrante, realizzato con materiali assorbenti a nido d’ape che si inumidiscono a contatto con il liquido, fa sì che le ventole nebulizzino l’acqua e il ghiaccio nell’aria.

Tra i vantaggi dell’impiego dei raffrescatori ad evaporazione, oltre i bassi consumi e il principio ecologico del sistema vi sono:

  • semplicità di utilizzo;
  • assenza di installazione complessa;
  • estrema portabilità.

Gli svantaggi sono:

  • potere refrigerante non paragonabile a quello di un condizionatore;
  • necessità di ricarica di acqua e ghiaccio, che a seconda della capacità della tanica interna possono essere frequenti;
  • umidificazione dell’ambiente, che a seconda della qualità dell’apparecchio può essere eccessiva.

Deumidificatore.

Un tasso di umidità alto nell’aria, ci fa percepire una temperatura più alta di quanto non sia effettivamente, perché questa condizione non consente al nostro corpo di raffreddarsi con la normale traspirazione.

Il deumidificatore è un elettrodomestico in grado di ridurre il tasso di umidità presente nell’aria e rendere il caldo percepito meno soffocante e più tollerabile.

I consumi del deumidificatore sono notevolmente inferiori rispetto al condizionatore e non presenta controindicazioni per la salute, anzi migliora la qualità dell’aria abbassandone l’umidità, tanto che può essere impiegato anche in inverno per rimuovere la muffa dalle stanze fredde e umide, ma attenzione a non scendere al di sotto del 40% come tenore di umidità, perché altrimenti si seccano le mucose.

Il suo utilizzo è raccomandato in quelle abitazioni di recente costruzione dotate di buona coibenza termica, oppure in abitazioni che esistono in zone climatiche caldo-umide.

Conclusioni.

Come avete letto fin qui, alternative al condizionatore d’aria ne esistono diverse, certo con questi consigli non potrete riprodurre un clima alpino in casa, ma certamente potrete resistere al caldo senza condizionatore d’aria.

Se siete tra quelli che non riescono a trascorrere l’estate senza condizionatore, vi raccomando di acquistare solo macchine a basso assorbimento energetico, benché molto più costosi. 

Soprattutto, attenetevi per il loro uso ai consigli dell’ENEA:

  • preferite le macchine inverter che adeguano la potenza all’effettiva necessità e riducono i cicli di accensione e spegnimento;
  • posizionate il climatizzatore sempre nella parte più alta della parete (l’aria fredda tende a scendere e si mescola più facilmente con quella calda;
  • evitate di esporre l’unità esterna del climatizzatore direttamente al sole e alle intemperie;
  • non raffreddate troppo l’ambiente, due o tre gradi in meno della temperatura esterna sono sufficienti, soprattutto se impostate la funzione deumidificatore;
  • accendete il condizionatore solo nelle ore più calde e ricordatevi di spegnetelo quando uscite da casa;
  • chiudete le finestre, per mantenere il fresco in casa;
  • eseguite regolare pulizia dei filtri e delle unità interne per aumentare l’efficienza.
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