Inquinamento domestico, ne avete sentito mai parlare? Certo pensare alla propria casa come un posto poco sicuro è difficile per tutti, eppure case, uffici e in generale tutti gli ambienti chiusi, anche se ben puliti quotidianamente, nascondono alcune insidiose sostanze inquinanti nocive per la nostra salute.
Inquinamento domestico, di cosa si tratta.
Addirittura è dimostrato che l’aria degli ambienti chiusi può essere fino a 12 volte più inquinata di quella degli spazi aperti. Ragione più che sufficiente per preoccuparsi e cercare di difendersi dall’inquinamento domestico.
Per chi trascorre parecchio tempo in casa i rischi per la salute sono maggiori rispetto a chi trascorre più tempo all’aria aperta. Negli ambienti chiusi l’uomo trascorre circa il 90% del proprio tempo esponendosi all’inquinamento domestico. Secondo l’OMS, l’inquinamento domestico è responsabile del 7,7% della mortalità globale dell’intero pianeta.
I nuovi materiali e tecniche di costruzione hanno migliorato notevolmente l’isolamento termico degli edifici. Purtroppo, rendendoli praticamente stagni, l’efficiente isolamento termico ha contribuito all’aumento di sostanze nocive negli ambienti interni. Sostanze nocive che provengono da oggetti di uso quotidiano, apparentemente innocui, e dall’arredamento realizzato con materiali che emettono alcune delle sostanze nocive più temute, come la formaldeide.
L’aria che respiriamo.
L’aria che respiriamo è un composto di gas che si arricchisce o impoverisce a seconda degli ambienti in cui si trova. I suoi componenti principali sono:
- l’azoto 78%
- l’ossigeno 21%
- l’anidride carbonica 0,4%.
L’azoto, fondamentale per la costruzione di molecole organiche come le proteine e le vitamine, nei processi di combustione si lega all’ossigeno dando origine inizialmente al monossido di azoto (NO). Successivamente si forma il biossido di azoto (NO2) il quale, nelle ore di maggiore irraggiamento solare, reagisce con l’ozono dell’atmosfera causando il tristemente famoso effetto serra. In oltre monossido e biossido di azoto causano problemi alla salute dell’uomo essendo responsabili di irritazioni alle mucose degli occhi e danni alle vie respiratorie.
L’ossigeno, essenziale per la respirazione di vegetali e animali, assieme all’acqua e ai composti di carbonio è l’elemento che permette la vita sulla Terra. Variazioni della quantità di ossigeno negli ambienti chiusi può provocare stanchezza e sonnolenza.
L’anidride carbonica, indispensabile per la fotosintesi delle piante e per la vita stessa, è anch’essa responsabile dell’aumento dell’effetto serra. In concentrazioni elevate diventa tossica per egli esseri viventi.
I VOC, veri e propri veleni per l’uomo.
Negli ambienti chiusi l’aria si arricchisce di sostanze venefiche come i composti organici volatili, noti anche con il termine VOC. Questi sono i maggiori responsabili dell’inquinamento domestico e sono emessi da una gran quantità di elementi presenti all’interno delle abitazioni. Vernici, colle, mobili, tessuti, apparecchi elettronici, fotocopiatrici, stampanti, detersivi, fumo di tabacco, insetticidi, materiali da costruzione, ecc… emettono questo tipo di sostanze.
Si tratta di composti chimici a base di carbonio di cui fanno parte oltre 300 sostanze, tra cui gli idrocarburi aromatici come il benzene, gli idrocarburi alifatici come il cloroformio, gli alcoli, gli esteri, i chetoni ecc… I loro effetti sulla salute variano a seconda del tipo di sostanza e della sua concentrazione nell’aria. A seconda dei casi questi possono causare dalla semplice irritazione agli occhi e alle vie respiratorie, mal di testa, nausea, vertigini, alle allergie, gravi forme di asma, fino ad alcune patologie al fegato, reni, sistema nervoso. Benzene e formaldeide, principalmente, sono causa di morte per cancro nei casi estremi di intossicazione.
Benzene.
Il benzene è un idrocarburo aromatico monociclico impiegato nell’industria come solvente in: vernici, inchiostri, materie plastiche, gomma, detergenti e coloranti. La sua tossicità è molto alta ed è dimostrata la cancerogenicità.
Poiché il benzene è contenuto nei carburanti, viene principalmente generato dallo smog da traffico. All’interno delle abitazioni invece è prodotto dal fumo di tabacco, dal fumo di camini e stufe a legna, si trova nei vapori liberati da detergenti che usano questa sostanza come solvente, nei vapori liberati da colle, vernici e cere per mobili.
Formaldeide.
La formaldeide è la sostanza chimica più presente negli ambienti domestici. Utilizzata come battericida, disinfettante e conservante, nel 2004 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro l’ha inserita nell’elenco delle sostanze cancerogene.
Le fonti più comuni di formaleide sono le vernici, gli adesivi, le schiume isolanti, i prodotti derivati del legno. La formaldeide è anche contenuta nel fumo di camini e stufe a legna, il fumo di tabacco, i tendaggi stampati, alcuni cosmetici, carta da parati e cartone.
Essendo uno dei VOC più insidiosi per la salute dell’uomo e anche uno dei più presenti, sarebbe opportuno verificare la sua presenza con apposito kit per eseguire un test sulla quantità di formaldeide presente in casa. Nel caso in cui il suo livello dovesse risultare alto bisogna attuare le opportune contromisure.
Tricloroetilene.
Il tricloroetilene, noto come trielina, è un prodotto industriale, utilizzato nel lavaggio a secco dei tessuti, negli inchiostri da stampa, nelle vernici, nelle colle, e nelle calzature. Nel 1975, il National Cancer Institute ha confermato che questa sostanza chimica è cancerogena.
In casa si trova nelle colle delle calzature, sui vestiti e sui giornali.
Pentaclorofenolo.
Il pentaclorofenolo, detto anche PCP, è un composto impiegato come pesticida, disinfettante, insetticida, diserbante, fungicida, molluschicida e antivegetativo in generale. Anche questa sostanza è stata dichiarata cancerogena: l’esposizione a pentaclorofenolo può comportare l’insorgenza di neoplasie maligne come il linfoma di non –Hodgkin, il mieloma, il cancro al rene.
Esiste la possibilità di esporsi al PCP attraverso il contatto cutaneo con i prodotti di legno trattati con questa sostanza. In casa lo si può trovare oltre che nei prodotti del legno come i pavimenti in legni esotici, anche nei tessuti, nelle colle e nei materiali usati per realizzare capi di abbigliamento e materassi.
Xilene e Toulene.
Lo xilene e il toluene sono degli idrocarburi aromatici derivati del benzene. Essi sono impiegati come solventi e come diluenti per vernici in sostituzione del benzene perché meno tossici di questo. Pur non avendo gli effetti mutageni del benzene, sono comunque delle sostanze nocive la cui esposizione ad altissimi livelli di concentrazione può causare incoscienza e talvolta anche morte.
Ammoniaca.
L’ammoniaca è un composto dell’azoto ampiamente utilizzato. Dai fertilizzanti agricoli, alle vernici, dalla produzione di fibre sintetiche e materie plastiche, all’impiego nell’industria cartaria, nell’industria della gomma, nella produzione di sigarette. Impiegata persino per sterilizzare dal batterio Escherichia coli le carni per produrre gli hamburger .
L’ammoniaca è irritante per le vie respiratorie e provoca sintomatiche gravi, fino alla morte. In casa soprattutto si trova nei detersivi, quindi quando li usate arieggiate gli ambienti per bene.
Altre sostanze inquinanti pericolose.
Oltre i VOC, ci sono altre sostanze che insidiano la salubrità degli ambienti chiusi, tra questi i più importanti da tenere in seria considerazione vi sono due gas pericolosissimi il monossido di carbonio e il radon.
Monossido di Carbonio.
Il monossido di carbonio è un gas prodotto nella combustione incompleta dei combustibili contenenti carbonio. Inodore e altamente tossico, il monossido di carbonio è capace di interferire con il normale trasporto di ossigeno presente nel sangue. A seconda delle quantità inalate, si possono verificare svariati effetti: dal meno grave senso di affaticamento rilevato a basse concentrazioni, fino alle conseguenze fatali nel caso di concentrazioni molto elevate.
In casa il monossido di carbonio è emesso da dispositivi a combustione malfunzionanti, siano essi impianti di riscaldamento a gas, piuttosto che fornelli, stufe o camini. Altre fonti di tale sostanza venefica sono il fumo passivo e i gas di scarico delle automobili. Laddove esistono dispositivi di questo tipo in casa è bene dotarsi di un allarme collegando un rivelatore di monossido di carbonio.
Gas Radon.
Il radon è un gas derivante dal decadimento dell’uranio. Una sostanza la cui presenza nell’ambiente non ha relazione con l’inquinamento causato dall’uomo, perché emesso naturalmente dal terreno e dalle numerose rocce di origine vulcanica in esso presenti. Essendo un gas radioattivo si disperde rapidamente all’aria aperta rimanendo innocuo. Diventa pericoloso aumentando la sua concentrazione nell’aria di luoghi chiusi e scarsamente ventilati.
Inodore, incolore e insapore, il gas radon non è percepibile, ma altamente nocivo. Essendo i prodotti del suo decadimento anch’essi fortemente radioattivi, se inalati hanno effetti letali sulle vie respiratorie. Il radon è uno dei principali responsabili dei tumori polmonari che colpiscono anche soggetti non fumatori.
Il Radon è presente, oltre che nel sottosuolo, nei materiali da costruzione di origine vulcanica, come graniti, pozzolane, pietre laviche, tufi ecc… La sua presenza negli edifici varia a seconda dei luoghi. Quantità maggiori sono generalmente rilevabili nei piani terra e negli ambienti seminterrati, dove il gas tende a penetrare più facilmente. In questi ambienti il gas si concentra pericolosamente se sono scarsamente ventilati.
In questo tipo di ambienti può rivelarsi utile un rilevatore di gas radon, visto che questo non può essere avvertito dai sensi umani.
Combattere l’inquinamento domestico.
Per ridurre la presenza di sostanze nocive all’interno degli ambienti si possono mettere in atto una serie di contromisure che possono salvarci la vita.
Mobili e oggetti.
Prima di ogni cosa bisogna cercare d’impiegare mobili e oggetti d’uso quotidiano in materiali atossici e con un basso contenuto di composti organici volatili, in particolare:
- Acquistate solo mobili realizzati con materiali a basso contenuto di formaldeide. In generale tutti i prodotti a base di legno che contengono urea-formaldeide quali compensato, truciolato e pannelli di fibre di legno MDF, questi devono essere certificati a bassa emissione di formaldeide.
- Se desiderate il calore di un parquet in legno per la vostra casa, accertatevi che questo sia esente da PCP.
- Verificate anche che il materasso in cui dormite sia esente da PCP e ftalati.
Purificazione dell’aria.
- Mantenete bassi i tassi di temperatura (18° – 23°) e umidità (35% – 65%) dell’aria per limitare le emissioni dei composti organici volatili.
- Eseguite la manutenzione e la pulizia periodica degli impianti di condizionamento. In particolare occupatevi della pulizia e disinfezione dei filtri dell’unità interna.
- Utilizzate depuratori d’aria domestici, ma evitate quelli elettrostatici, di minor costo minore che però liberano ozono, una sostanza irritante.
- Purificate l’aria di casa disponendo delle piante che assorbono gli agenti inquinanti negli ambienti domestici. Ad esempio: Gerbera e Crisantemo sono particolarmente efficienti nell’assorbimento della trielina. Lo Spatifillo, la Dracena e la Sansevieria assorbono bene il benzene, mentre le piante disinquinanti più efficienti per eliminare la formaldeide sono le felci.
- È possibile utilizzare per dipingere le pareti di casa delle pitture murali fotocatalitiche ad azione anti-inquinamento. Questo tipo d’intonaci assorbono bene la formaldeide.
- La frequente aerazione delle stanze e un’azione fondamentale anche quando si adoperano sistemi di purificazione dell’aria. Quindi ventilate quotidianamente e adeguatamente tutti gli ambienti di casa, sopratutto quelli dei piani terra, dei seminterrati e delle cantine dove è necessario scongiurare il pericolo d’inquinamento da radon.
Buone abitudini.
- Non fumate in ambienti chiusi e non adoperate profumatori d’ambiente.
- Limitate anche l’uso di deodoranti spray per la casa, in quanto disperdono nell’aria alcune sostanze chimiche nocive. Piuttosto diffondete oli essenziali vegetali e biologici. Se vi piacciono le candele profumate impiegate solo quelle vegetali bio-compatibili.
- Utilizzare detergenti per la casa ecologici e biocompatibili. Ad esempio, impiegare dove possibile della comune acqua ossigenata al posto della candeggina. Se impiegate detergenti che emettono VOC, quando fate le pulizie favorite una buona ventilazione dell’ambiente.
- Per scongiurare pericolose emissioni di monossido di carbonio negli ambienti domestici, assicuratevi che tutte le apparecchiature a gas funzionino correttamente. In oltre effettuate dei controlli annuali al sistema di riscaldamento, ai condotti di scarico e ai camini, provvedendo alla loro regolare manutenzione.
- Ventilate bene i capi di abbigliamento lavati a secco, poiché le lavanderie solitamente utilizzano percloroetilene per asciugarli.
- Non mescolate tra loro i prodotti detergenti per non generare ulteriori vapori tossici. Ad esempio, mai unire dell’ammoniaca alla candeggina, perché insieme producono gas tossici.
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