I materassi in lattice sono quelli maggiormente apprezzati perché considerati i migliori sistemi di riposo, ma non sono adatti a tutti. Il comfort offerto da questi materassi è molto simile a quello che può dare un materasso in memory foam[, ma a differenza di questo fornisce maggiore supporto al corpo, esercitando una spinta contraria ad esso.

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Va anche detto che il comfort dei materassi in lattice non è universale e non è detto che sia adatto a voi, il mio consiglio prima di acquistarne uno è, oltre che a provarli di persona, quello d’informarsi bene di cosa si tratta esattamente e se questo può fare a caso vostro.

Come sono fatti i materassi in lattice.

I materassi in lattice sono costituiti sostanzialmente da una lastra in schiuma di lattice, ottenuta unendo in uno stampo il lattice insieme a sostanze coagulanti che vengono emulsionati con aria per mezzo di tecnologie complesse.

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La materia prima utilizzata è una sostanza collosa contenuta nella linfa di una particolare specie botanica, la Hevea brasiliensis, diffusa nelle foreste dell’ America Centrale e Meridionale e meglio conosciuta come albero della gomma.

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I produttori che impiegano questa materia prima hanno l’obbligo per legge di indicarne la provenienza naturale con la dicitura lattice 100% naturale. Occorre precisare che la massima percentuale di lattice tecnicamente raggiungibile nelle produzioni attuali si aggira attorno al 92%, visto che per ottenere le lastre è necessario comunque almeno una piccola quantità di sostanze chimiche per la solidificazione del lattice che per sua natura e fluida.

La legge stabilisce che un materasso è considerato in lattice naturale se contiene almeno l’85% di materia prima naturale.

I materassi realizzati mescolando il lattice ad altre sostanze chimiche sono di qualità inferiore e costano molto meno. Per un prodotto mediamente discreto la percentuale di lattice non deve comunque essere mai inferiore al 50%.

Una precisazione necessaria!
Il lattice naturale per essere impiegato nella fabbricazione di materassi, come già detto, deve subire un processo chimico di vulcanizzazione, ragione per cui non lasciatevi ingannare da indicazioni del tipo “lattice-bio”, queste sono fuorvianti oltre che errate, visto che l’attributo “bio” può essere impiegato esclusivamente per alcuni prodotti alimentari la cui produzione soddisfa i requisiti sanciti dall’Unione Europea.

Caratteristiche dei materassi in lattice.

I materassi in lattice, grazie alla grande elasticità della materia prima impiegata, riescono con la pressione del corpo a modellarsi perfettamente alle sue forme. Ciò rappresenta un vantaggio perché garantisce alla spina dorsale la corretta posizione durante il riposo. Quando il carico cessa il lattice recupera rapidamente forma e dimensioni iniziali.

I materassi in lattice lavorati per avere diverse zone di portanza, sostengono il corpo in modo ottimale facendo mantenere all’apparato muscolo-scheletrico una migliore posizione. Consigliati, se si desidera acquistare un materasso in lattice, sono quelli a 5 zone perché più ergonomici rispetto a quelli con sole 3 zone e più adattabili a tutte le stature rispetto ad uno con 7 zone.

Il lattice, essendo molto resistente alle deformazioni, conferisce grande durata al materasso realizzato in questo materiale. Generalmente più lunga, rispetto a quelli a molle.

In oltre, il materasso in lattice possiede buona traspirabilità grazie alla particolare struttura della schiuma formata da micro-cellette intercomunicanti che consentono all’aria di circolare liberamente. Questa particolare struttura impedisce al materasso di trattenere la polvere, evitando la proliferazione degli acari. Questa caratteristica unita alle proprietà battericida, germicida e fungicida tipiche del lattice, fanno di questi materassi la scelta ideale per chi soffre di allergie ad acari e polvere.

In quali occasioni è indicato il materasso in lattice?

  1. per i letti a due piazze, se nella copia c’è una evidente differenza di peso o una diversa postura;
  2. per combattere il mal di schiena e i problemi alla colonna vertebrale;
  3. visto che un materasso del genere agevola i movimenti notturni è ideale per chi ha un sonno movimentato;
  4. per chi ha problemi di allergia agli acari della polvere.

Quando evitare l’uso di un materasso in lattice.

Il materasso in lattice, seppur consigliabile per le sue doti ergonomiche indiscusse, il suo utilizzo non è consigliato in alcuni casi perché il materiale naturale impiegato in grandi quantità e le caratteristiche tecniche della schiuma di lattice sono responsabili di alcune problematiche riscontrate nel tempo dagli utenti:

  • Il lattice puro può provocare allergia ai soggetti sensibili a questo materiale. In questi casi, se si desidera un materasso con le caratteristiche fin qui descritte, si può ricorrere ad un materasso in lattice sintetico, fabbricato generalmente in polietilene, che ha caratteristiche meccaniche simili al lattice naturale e costi decisamente inferiori. Alternativa un più costosa può essere un materasso a zone differenziate in schiuma viscoelastica e memory foam che offre un confort simile.
  • La particolare struttura dei materassi in lattice li rende più sensibili all’umidità ambientale tanto che per evitare la formazione di muffe sulle superfici sono necessarie alcune precauzioni d’uso e la regolare manutenzione del materasso.

Precauzioni per l’impiego dei materassi in lattice.

  • Applicare regolarmente una corretta manutenzione per allungare la durata del materasso, mantenere inalterata la sua elasticità e impedire la formazione di muffe.
  • Aerare la stanza quotidianamente per eliminare l’accumulo di vapore acqueo sviluppato dal nostro corpo nelle ore notturne. Consigliato, almeno una volta a settimana, compiere quest’operazione con il materasso completamente sfoderato dalle coperture che lo rivestono.
  • Girare e ruotare il materasso testa/piedi e sotto/sopra almeno una volta al mese.
  • Fondamentale è abbinare il materasso in lattice con una rete a doghe strette sufficientemente spaziate, per garantire una buona traspirazione. Quindi sono banditi appoggi a piano intero, reti con doghe troppo larghe e cassettoni contenitivi sotto la rete perché non permettono al lattice di respirare.
  • Se non potete fare a meno di un materasso con queste caratteristiche e non volete proprio rinunciare al contenitore nel letto abbiate cura di lasciarlo aperto qualche ora la mattina.
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4 Commenti

  1. Non so che dire, parlano di elevata durata quando in realtà mi risulta essere ridotta, parlato di indiscusse dote ergonomiche, ok, ma rispetto ai materassi in memory mi risultano essere meno ergonomici… Bho, sto cercando di capirci qualcosa, ma su altri blog leggo notizie discordanti

    • Salve Andrea, per quanto discordanti possano essere i pareri espressi dai diversi blogger su questo prodotto, di fatto il materasso è un oggetto che va provato di persona per capire se è adatto alle proprie caratteristiche fisiche e alle proprie abitudini.
      Circa la durata va riferita sempre alla buona qualità dei materiali impiegati. Raramente in un prodotto economico sono utilizzate materie prime di prima qualità e quindi longeve.
      Ogni tipologia di materasso ha pro e contro e non esiste il migliore in assoluto, ma ciò che noi consumatori riteniamo migliore. Io ad esempio prediligo il materasso a molle. In assoluto lo ritengo il migliore per me, quello nel quale dormo meglio. Ciò non significa che sia la scelta migliore per altri. Molti dicono decantono il comfort del memory foam, ma a me fa sudare moltissimo. Come è semplice dedurre, per indagare su quale sia la migliore scelta personale, al di la delle suggestioni e informazioni che si possono cogliere sul web, bisogna provare fisicamente il materasso!

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