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Per l’acquisto di un piano cottura ad incasso è possibile scegliere quelli di nuova tecnologia alimentati ad energia elettrica, almeno nei casi dove questa può essere autoprodotta o quando è difficile poter disporre di una rete del gas conveniente. La vecchia tipologia di piano cottura elettrico a conduzione è stata ormai superata da quella a induzione. Leggete qui le differenze dei due sistemi e i loro pregi e difetti prima di scegliere quello che fa per voi.

Tipologie di funzionamento.

Una prima distinzione da fare per il piano cottura elettrico riguarda la tecnologia impiegata per produrre calore necessario per cuocere i cibi. I piani alimentati ad energia elettrica si distinguono:

  • piani a conduzioneradianti o ad alogeni, dove l’elettricità alimenta delle resistenze elettriche o delle lampade alogene che scaldano il piano che conduce il calore alla pentola;
  • piani ad induzione, dove l’elettricità serve per alimentare delle bobine elettromagnetiche che scaldano per induzione il recipiente dove sono contenuti i cibi.

Come sono fatti.

Tutti i piani elettrici hanno in comune l’assenza di fuochi a fiamma libera e un piano in vetroceramica, per la trasmissione del calore alle pentole. Si tratta di un materiale resistentissimo al calore (fino a 800°C), estremamente duro, facile da pulire e anche bello esteticamente.

I piani cottura elettrici in vetroceramica prevedono delle zone di cottura, evidenziate da serigrafie sul piano. I comandi, solitamente integrati nella lastra, sono attivabili con il semplice sfioramento delle dita.

Piano cottura elettrico a conduzione.

I piani in vetroceramica a conduzione sono essenzialmente di due tipi:

  • a piastre radianti, cioè dotati di resistenze circolari concentriche;
  • a lampade alogene, dotati di potenti  lampade a filamento.

Entrambi i piani sfruttano lo stesso principio: gli elementi riscaldanti, resistenze o lampade che siano, sono posti sotto il piano in vetroceramica che trasmette il calore alle pentole per conduzione.

In questo processo solo una parte dell’energia assorbita si trasforma in calore con un considerevole spreco di energia. Il piano cottura alogeno ha un rendimento del 58-60%, comunque superiore al 45-47% del piano a resistenza, rispetto al quale risulta più efficiente anche perché le luci alogene riscaldano molto rapidamente e si spengono quando si raggiunge il calore desiderato, per poi riaccendersi quando la temperatura scende sotto certi livelli. Ciò si traduce in un minor consumo di energia rispetto al piano con resistenze.

Fatta eccezione per il miglior rendimento dei piani alogeni, i piani a conduzione hanno caratteristiche simili.


Piano cottura elettrico a induzione.

Questi piani hanno un funzionamento totalmente diverso rispetto ai piani a conduzione: speciali bobine generano un campo magnetico che induce all’interno della pentola una corrente elettrica che la scalda.

Un processo che cuoce i cibi, facendo a meno di fuoco e fiamme e che a differenza degli altri tipi di cottura il calore per cucinare non viene disperso nell’aria o sul piano cottura, ma concentrato sulle pentole.

Naturalmente non possono impiegarsi stoviglie di qualunque tipo: quelle in rame o in alluminio non vanno bene, tanto meno quelle in pirex o in terracotta.

  • Meglio che il fondo delle pentole sia abbastanza spesso. Spessori molto sottili potrebbero essere deformati o addirittura fusi dal calore concentrato.
  • Il fondo delle pentole deve essere piatto, per aderire perfettamente alla superficie in vetroceramica e così poter funzionare perfettamente.
  • Fondamentale che almeno il fondo della pentola sia ricco di ferrite. Se così non fosse non si attiverebbe l’induzione. Per verificare che il fondo delle vostre pentole risponde a questo requisito basta accostare una calamita al fondo, se questa si attacca il test è positivo, diversamente no.

Bisognerà quindi dotarsi di pentole e padelle in materiale ferroso e con il fondo piatto (quelle in acciaio inox, all’80% funzionano), oppure si possono impiegare dei “dischi adattatori” in materiale ferroso, per continuare ad usare i tegami a cui siamo affezionati come alcune padelle in alluminio o dei tegami in ghisa o alluminio pressofuso ottimi per piatti a cottura lenta.

Avvertenze per l’uso in sicurezza dei piani a induzione.

Non c’è dubbio che tra i piani elettrici, quello ad induzione è il piano cottura migliore, ma al momento di questa tecnologia non è chiaro se i campi magnetici generati costituiscano un rischio per la salute. Comunque, un uso corretto del piano può contribuire a ridurre eventuali rischi. Nel caso il piano si crepi scollegate il dispositivo e fatelo riparare immediatamente da personale qualificato.

  1. Utilizzate pentole il cui fondo corrisponde alla circonferenza della piastra evitando quelle più piccole perché la piastra deve essere interamente coperta.
  2. Non utilizzate mestoli e posate in metallo.
  3. Se siete portatori di un pace-maker o di defibrillatore, prima di acquistare un piano a induzione chiedete consiglio al medico.
  4. Attenzione a non poggiare sul piano le stoviglie in materiale ferroso, potrebbero riscaldate perché scambiate per il fondo della pentola.

Vantaggi e svantaggi del piano cottura elettrico.

Sotto il profilo della sicurezza il piano cottura elettrico, sia a conduzione che ad induzione, è assolutamente migliore di quello alimentato a gas poiché non c’è fiamma e nessun pericolo di esplosioni dovuto a fughe di gas. In oltre i piani in vetroceramica essendo una superficie continua presentano un minor pericolo di ribaltamento delle pentole.

La cottura, in entrambi le tipologie calda, è rapidissima. Una pentola di acqua bolle in 6-7 minuti con un piano alogeno e in 2-3 minuti con un piano ad induzione.

Altro vantaggio di questi piani è la loro facilità di istallazione. Non necessitando del collegamento alla rete del gas, si possono impiegare nei luoghi dove è difficile questo tipo di alimentazione.

Il piano cottura elettrico ad induzione presenta rispetto a quello a conduzione il grande vantaggio di un consumo energetico dimezzato. Il rendimento sfiora il 90% e questo alla lunga compensa il maggior costo della bolletta elettrica.

I contro dei piani cottura elettrici siano ad induzione che a conduzione sono:

  • Costo elevato. Quelli a conduzione hanno un costo di acquisto basso, ma oltre all’assorbimento di energia elettrica evidente, le lampade alogene durano per un tempo limitato e la loro sostituzione comporta costi elevati. Viceversa il piano ad induzione ha un prezzo d’acquisto elevato e consumi importanti. Solo i piani prodotti da aziende affermate hanno consumi ottimizzati e ragionevoli. I migliori prodotti, non a caso rimangono quelli di produzione più recente che dispongono di funzioni per limitare l’assorbimento elettrico fino a 1 kW.
  • Funzionalità. In entrambi le tipologie non si possono impiegare pentole di qualsiasi tipo. Queste devono avere il fondo assolutamente piano e nel caso dei piani alogeni, il materiale del fondo deve essere opaco per evitare di riflettere la luce delle lampade. Per i piani ad induzione occorrono tegami con il fondo ferroso e piatto. Al momento dell’acquisto verificate che le pentole abbiano il simbolo dell’induzione.

I piani a conduzione presentano anche questi inconvenienti superati o diminuiti con la tecnologia ad induzione:

  • Pericolo di ustioni. Le piastre a conduzione rimangono calde anche per diversi minuti dopo lo spegnimento e anche se per ogni zona di cottura è previsto un indicatore di calore residuo, la cui spia resta accesa fino a quando la temperatura non scende al di sotto di una certa soglia, il pericolo di ustioni accidentali alle mani e tutt’altro che scongiurato. Attenzione anche a non poggiare sul piano bollente strofinacci o oggetti in plastica.
  • Difficoltà di pulizia. Se è vero che il piano in vetroceramica è una superficie liscia e continua facile da pulire è anche vero che il calore del piano potrebbe far attaccare i residui di cibo caduti e la pulizia risultare difficoltosa, in particolare lo zucchero cristallizza divenendo difficile da rimuovere, per questo i produttori forniscono in dotazione un apposito raschietto per la pulizia di incrostazioni ostinate. Va detto pure che la manutenzione di questi piani è ridotta quasi a zero visto che non sono presenti ugelli che possono otturarsi come per i fornelli a gas.

Conclusioni.

Il piano cottura elettrico a conduzione conviene solo se questo è destinato ad un uso non continuativo o dove non è conveniente o non è possibile realizzare un impianto per il gas. Consigliato solo a chi vuole spendere poco per un piano da installare in una cucina di una casa per le vacanze o per il cucinino dell’ufficio.

Oggi è possibile comunque acquistare, allo stesso prezzo di un piano alogeno, un piano ad induzione, ragione per cui questa tipologia di piani è destinata a scomparire dal commercio.

Il piano cottura elettrico ad induzione risulta conveniente per la cucina di una casa che utilizza l’energia elettrica generata autonomamente con pannelli fotovoltaici. Certamente è consigliato a chi ha poco tempo da dedicare in cucina, per la rapidità d’impiego e la facilità di pulizia.

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