Per realizzare una buona illuminazione artificiale della casa non basta mettere dei lampadari al centro delle stanze e qualche “punto luce” qua e là sulle pareti. Posizionare prese e interruttori nei posti sbagliati, oppure orientare il lampadario in modo inadeguato, sono errori ricorrenti. Per evitare la realizzazione di un impianto d’illuminazione sbagliato occorre definire un progetto per mettere a punto un’illuminazione artificiale della casa adeguata per ogni ambiente. In questo articolo sono trattati argomenti che presuppongono la conoscenza di piccole nozioni d’illuminotecnica. Se non conoscete cose come la temperatura di colore, i lux o i lumen, vi consiglio di leggere l’articolo relativo.
Progettare l’illuminazione artificiale.
Il design degli apparecchi illuminanti dovrà essere coerente con lo stile dell’arredamento della casa, ma occorre coniugare estetica e funzionalità. Fondamentale è prevedere una corretta posizione e collocazione delle luci, così come impiegare lampade di potenza adeguata all’uso previsto. Le luci, nelle diverse tipologie previste, dovranno essere segnate in una planimetria dell’ambiente completa degli arredi. Questo perché si possa definire un effettivo numero di punti luce necessari. Naturalmente andranno segnati anche prese, interruttori ed eventuali dispositivi automatici.
Una buona illuminazione artificiale degli ambienti conferisce un aspetto accogliente alla casa quando il sole è andato via. La redazione di un buon progetto d’illuminazione artificiale tiene in debito conto la luce naturale ambientale. Questa deve essere ben sfruttata: le luci devono essere accese solo quando occorre!
Luce diffusa e luce ad effetto.
L’illuminazione in una stanza deve essere varia e ben equilibrata, con più sorgenti luminose. L’equilibrata alternanza di luci e di ombre rende l’ambiente più accogliente e familiare.
Ogni ambiente dovrà essere dotato di una luce diffusa: nelle stanze ben illuminate dalla luce naturale, l’illuminazione diffusa sarà utile per sopperire ai cali di luminosità durante le giornate senza sole, mentre nelle stanze della casa meno luminose, sarà indispensabile per renderle più ospitali.
Oltre alla luce diffusa, si potranno disporre delle luci d’effetto per valorizzare alcuni elementi architettonici e particolari arredi, ma è meglio non esagerate con effetti speciali confusionari.
Le luci d’effetto si potranno impiegare per segnare un percorso, per valorizzare un importante elemento di arredo o per far risaltare una parete caratterizzata da un colore deciso o da un rivestimento particolare. Queste, a seconda del risultato desiderato, potranno collocarsi a soffitto, a parete o a pavimento. Gli effetti ottenibili sono molteplici ed ognuno di essi fa percepire lo spazio in maniera completamente diversa.
Intensità e temperatura colore delle luci.
Intensità e disposizione dell’illuminazione andrebbe stabilità a seconda delle attività che si svolgono nelle singole stanze. Luci più generose vanno previste solamente in bagno, nelle parti tecniche della cucina e nella prossimità di armadi e ripostigli.
La luce, oltre che un’intensità, possiede una sua dominante di colore (calda, neutra e fredda) la scelta della tonalità corretta è subordinata all’uso che si farà della luce.
Ad esempio, una lampada con intonazione calda è utile per creare atmosfere accoglienti, ma non va bene per illuminare uno specchio davanti al quale ci si trucca, poiché questo tipo di luce potrebbe alterare la percezione dei colori. Infatti in questi casi è più utile una lampada a tonalità neutra.
Come e dove illuminare.
Il lampadario centrale può fornire l’illuminazione generale necessaria all’ambiente, ma sarà indispensabile anche un’illuminazione localizzata più intensa nelle zone destinate ad attività specifiche come: pranzare, leggere e studiare.
La luce soffusa conferisce un atmosfera accogliente agli ambienti ed è da preferire nella maggior parte dei casi. Mentre luci d’intensità maggiore sono da impiegare soprattutto nei bagni, vicino agli armadi e ai ripostigli e nelle parti tecniche della cucina.
Ambienti e attività | Illuminamento | Temperatura di colore |
Luce ambiente in soggiorno | 100 - 200 lux | 2500 - 3500 K |
Zona pranzo | 500 - 700 lux | 2500 - 3500 K |
Luce ambiente in cucina | 200 - 250 lux | 2500 - 3500 K |
Zone lavoro in cucina | 300- 500 lux | 2500 - 3500 K |
Luce di atmosfera relax e TV in soggiorno e camera da letto | 25 - 60 lux | 2300 - 2700 K |
Luce ambiente in camera da letto | 100 - 150 lux | 2500 - 3500 K |
Specchi e armadi | 200- 400 lux | 3500 - 4500 K |
Luce ambiente in cameretta | 100 - 200 lux | 2500 - 3500 K |
Luce per la lettura | 300 - 750 lux | 3500 - 4500 K |
Luce scrivania | 300 - 750 lux | 3500 - 4500 K |
Servizi igienici e lavanderie | 100 - 200 lux | 2500 - 3500 K |
Zona specchio e lavabo del bagno | 400 - 500 lux | 3500 - 4500 K |
Ingresso e scale interne | 100 - 150 lux | 2500 - 3500 K |
Corridoi, disimpegni garage, cantine e soffitte. | 50 - 100 lux | 2500 - 3500 K |
Uffici e ambienti di lavoro | 300 - 400 lux | 4500 - 6000 K |
Illuminazione del soggiorno.
I luoghi destinati alla conversazione o al relax necessitano di un’illuminazione morbida e diffusa che si integri con la luce naturale. Completandola si ottiene un ambiente rilassante e accogliente nelle ore serali quando si rientra a casa e finalmente ci si riposa.
L’illuminazione del soggiorno deve avere caratteristiche specifiche per ogni sua zona funzionale, ma una luce soffusa non deve mai mancare. Una buona soluzione è quella di predisporre un impianto a zone con uno o più dimmer per regolare l’intensità delle luci in funzione delle diverse attività.
Lettura e zona pranzo.
Gli spazi deputati alla lettura o alla scrittura bisognano di una luce diretta e circoscritta, in grado di non stancare la vista.
Lo stesso tipo di luce consigliata per le zone di lettura, va prevista sul tavolo da pranzo. Questo può essere valorizzato con una bella lampada a sospensione posta al centro in modo che i suoi fasci luminosi non colpiscano direttamente i commensali.
Luce in cucina.
In cucina, soprattutto nella zona di lavaggio e nella zona di cottura, la luce diretta va posizionata prestando attenzione che non si verifichino effetti di abbagliamento o zone d’ombra dovute al movimento dell’operatore.
Consigliatissima per la sua efficienza è un illuminazione a LED che si possa integrare facilmente con i mobili della cucina, ad esempio sotto i pensili.
Illuminazione della camera da letto e della cameretta.
In camera da letto è meglio preferire una luce soffusa che favorisca il rilassamento. Le fasi che precedono il riposo non devono essere assolutamente disturbate da un’illuminazione aggressiva.
Luci più forti sono utili solo in prossimità dello specchio e dell’armadio, in questo caso meglio se le luci sono integrate al suo interno.
Per illuminare la cameretta vi potete regolare come per la camera da letto, ma evitate di impiegare lampade e lampadari in materiali fragili posti in modo che possono cadere facilmente.
Illuminazione dei servizi igienici.
Per quanto riguarda il bagno, la zona dello specchio e del lavabo sono quelle che meritano particolare attenzione, qui la luce deve essere forte ma diffusa.
All’interno della doccia si possono installare lampade per la cromoterapia o delle luci d’effetto per valorizzare il box doccia.
Ingressi, Scale interne, corridoi e disimpegni.
Le zone di passaggio e di disimpegno non vanno trascurate: dei punti luce distribuiti in maniera equilibrata saranno molto utili. Se all’ingresso è presente uno specchio questo va ben illuminato di modo che la luce cada in pieno su chi vi si riflette.
Eventuali scale interne possono essere poste in risalto con una luce d’effetto che illumini bene ogni gradino. Questo, oltre che essere un sistema di illuminazione gradevole, garantirà sicurezza.
Giardini e spazi esterni.
Per illuminare i vialetti del giardino è meglio utilizzare apparecchi illuminanti con riflettori che indirizzano il flusso luminoso dove serve.
I giardini sono luoghi che sovente rimangono illuminati tutta la notte, per cui è consigliabile l’uso di lampade LED, possibilmente comandate da fotocellula e alimentate da piccoli pannelli fotovoltaici.
Scelta delle sorgenti luminose.
Per ben immaginare il risultato finale del progetto occorre una conoscenza tecnica degli apparecchi illuminanti che si vorranno installare. Conoscere come si diffonderà la luce, la temperatura colore e l’indice di resa cromatica delle lampade.
Ogni tipo di lampada, oltre ad una propria resa cromatica, possiede tempi di accensione, resa luminosa e durata diverse tra loro. Oggi le più impiegate sono le lampade led che hanno il vantaggio di un minore consumo energetico e di una maggior durata. La loro performance a fatto sì che le lampade a incandescenza, quelle alogene e lampade fluorescenti venissero soppiantate.
Ci sono molte possibilità d’impiego delle lampade LED: incorporate nel pavimento o sulle pareti, strisce di luce su mobili e pareti ecc…
Quando acquistate le lampade led controllate nella confezione che siano della gradazione di temperatura colore desiderata.
Corpi illuminanti.
Scegliete per il vostro progetto corpi illuminanti che si ben accordano con lo stile e i colori dell’arredamento di casa. Ne troverete di tante tipologie dal design sempre più evoluto, ma tenete conto che:
sono tipologie di apparecchi che producono effetti d’illuminazione diversi l’uno dall’altro e devono essere scelte a seconda del tipo di illuminazione che si desidera ottenere.
Illuminazione a più livelli.
Un’illuminazione a più livelli si realizza con una serie di lampade disposte a diverse altezze nel locale, quindi occorrono: lampade a soffitto, lampade a parete e lampade da terra.
La combinazione delle diverse fonti luminose consente la regolazione del livello di illuminazione in base alle esigenze del momento. Ad esempio, in un soggiorno si possono utilizzare delle plafoniere per la luce diffusa generale a cui abbinare lampade da terra, lumi ed applique, dello stesso stile.
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