
La scienza è stata capace di ricondurre le proprietà fisiche e meccaniche di una materia eterogenea come il legno a valori numerici, seppur di riferimento, ma le proprietà sensoriali del legno e psicologiche, non essendo misurabili e dimostrabili, sono da sempre affidate alla sensibilità dell’essere umano. Il legame ancestrale esistente tra uomo e legno viene costantemente rievocato nelle stimolazioni sensoriali che il legno offre ogni giorno e che coinvolgono, direttamente o indirettamente, tutti e cinque i sensi.

Sensazioni visive
La prima emozione che il legno suscita è di tipo visivo un vero miracolo di arte grafica naturale. Infinite combinazioni di venature; svariate tonalità di colore delle tantissime essenze lignee. Dal giallo miele dell’abete, al grigio della quercia, dal rosso chiaro del ciliegio fino al nero vellutato dell’ebano.

Sensazioni tattili
Se le sensazioni visive sono piacevolissime, quelle che il legno provoca al tatto non sono certamente secondarie. Come non apprezzare la piacevolezza le infinite gradazioni di venature e scabrosità delle superfici lignee.
Sensazioni uditive

L’uomo preferisce di certo toccare il legno, piuttosto che il freddo acciaio o l’inerte cemento. Il legno è morbido e caldo e non è un caso che nel Libro dei Mutamenti, “I Ching”, l’ideogramma di soavità è identico a quello del legno.
Accarezzare e colpire il legno con le nocchia delle dita, è un gesto naturale e spontaneo. Farlo vibrare per sentire il suo suono unico e inconfondibile. Grazie alla sua capacità di vibrare, il legno risponde ai nostri passi, alla nostra voce, alla nostra musica.
Attraverso un’esperta lavorazione che sfrutta la sua risonanza, sono stati costruiti nei secoli strumenti musicali che costituiscono una prova inconfutabile di questa caratteristica. Ad esempio, nella costruzione del violino sono tangibili le molteplici proprietà dei diversi tipi di legno utilizzati. La sua tavola armonica è di abete rosso, il fondo e le fasce di acero, cavigliere e cavicchio di ebano; il ponticello è di faggio e l’archetto di salice. Tutti impiegati per le loro specifiche caratteristiche nella costruzione di uno strumento unico.
Sensazioni olfattive
Il legno si lascia apprezzare anche per le fragranze inconfondibili di ogni essenza che sollecitano l’olfatto con il quale apprezziamo la gradevolezza del profumo di una stanza in legno o di una tavola appena segata.
Sensazioni gustative
Tra le proprietà sensoriali del legno, quella olfattiva inevitabilmente riconduce alla stimolazione del senso del gusto nella rievocazione di certi sapori tanninici di pregiati vini invecchiati in fusti di rovere, o al gusto di affumicato delle carni cotte sulle braci di faggio.
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