Scegliere il sistema di climatizzazione migliore può essere una cosa semplice, ma riuscire a farlo spendendo il meno possibile in energia elettrica, lo è molto meno. I dati di Assoclima, l’Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione, evidenziano una crescita cospicua relativa alla scelta di un sistema di climatizzazione: sistema monosplit +10,8%, multisplit +14,7%, mini VRF e VRF +16,9%, climatizzatori monoblocco +2,5%.
Tipologie e sistema di climatizzazione.
Vi sono principalmente due tipi di climatizzatori: quelli portatili e quelli fissi. Nei primi non è prevista l’installazione: sono leggeri e si possono spostare da una stanza all’altra. Possono essere monoblocco, ovvero un unico elemento che contiene in sé sia l’evaporatore che il condensatore; o split, ovvero composti di un elemento interno e di uno esterno. I sistemi fissi si dividono anch’essi in monoblocco, un solo elemento all’interno della residenza e split, collocate a parete soffitto o pavimento e collegate ad uno o più elementi esterni. Questi ultimi non sono indicati nel caso si architetture soggette a vincoli paesaggistici per il loro valore storico o la posizione.
Quale sistema di climatizzazione scegliere?
Per scegliere il giusto apparecchio bisogna considerare la metratura dell’ambiente, l’esposizione della casa e la suddivisione degli spazi. La prima serve a stabilire la potenza che deve avere la macchina, approssimativamente la potenza necessaria a climatizzare 1 mq di spazio è 340 BTU/h (British Thermal Unit, unità di misura dell’energia: 3,41 BTU/h equivalgono a 1 W ). Basta moltiplicare questo dato per i mq dello spazio da climatizzare e avremo la potenza che ci serve.
I condizionatori o climatizzatori di classe A e B sono solitamente dotati di tecnologia inverter ( riescono a modulare la produzione di aria fredda, in modo da mantenerla entro un limite di massimo 1°C o anche meno. I climatizzatori senza questa tecnologia si accendono e spengono a seconda della temperatura e prendono il nome di On/Off).
Costi.
I climatizzatori fissi oscillano tra 800 e 1.500 euro. L’installazione dei sistemi fissi avviene in circa 2-3 ore e costa circa 200 – 300 euro per un’unica unità interna con motore esterno. Quelli portatili sono più economici e spaziano entro il range di 300 – 1.000 euro. l’installazione arriva fino a 700 euro.
Consumi.
Superficie della stanza in metri quadri | Potenza Nominale richiesta in kW | Potenza Nominale richiesta in BTU/h |
fino a 10 m² | 1,46 | 5.000 |
da 10 a 20 m² | 2,05 | 7.000 |
da 20 a 30 m² | 2,63 | 9.000 |
da 30 a 40 m² | 3,51 | 12.000 |
oltre i 40 m² | 5,27 | 18.000 |
Grazie all’avvento delle nuove tecnologie i consumi sono cambiati: se un condizionatore in classe G consumava quasi 1.300 kWh (considerando un costo di 0,20 centesimi per kWh, 22 euro al mese circa), un condizionatore in classe A+++ va dai 122 ai 140 kWh.
Qualche consiglio per risparmiare.
- Chiudete la porta della stanza da raffreddare o riscaldare per evitare che il condizionatore lavori al massimo regime per compensare la differenza di temperatura tra i vari ambienti;
- spegnete o abbassate la potenza del condizionatore quando non c’è nessuno nella stanza;
- leggete sempre l’etichetta energetica: è uno strumento utile per fare una scelta oculata nei consumi. Dalla classe A alla classe C il consumo energetico si impenna decisamente. L’indice EER, presente in etichetta, ci dà un’indicazione sull’efficienza del condizionatore: più alto è l’ERR, minori sono i consumi;
- Nell’acquisto di un condizionatore o climatizzatore, uno delle principali caratteristiche da valutare sono i BTU (British Thermal Unit), che servono a indicare la potenza richiesta (energia consumata) da questo elettrodomestico per raffreddare o riscaldare un ambiente.
- Mettete al riparo dell’irraggiamento solare l’unita esterna.
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