Comincia con questo una serie di articoli sulla Storia dell’Arredamento dove cercherò di descrivere in modo semplice i più importanti stili artistici che hanno contribuito alla nascita, allo sviluppo e all’evoluzione dell’ebanisteria. Oltre a individuare i principali elementi identificativi dei diversi stili: le innovazioni tecniche, i diversi materiali utilizzati, le tecniche costruttive e di decorazione, sarà interessante analizzare gli aspetti sociali delle varie epoche storiche che hanno inciso sull’abitare e sull’arredamento delle case di un tempo. Sarà un lavoro lungo che seppur esteso, per i limiti di un esposizione sul web, non potrà completamente esaurire il tema trattato, ma sono sicuro che potrà essere un buon punto di partenza per chi si appassionerà e volesse poi approfondire attingendo alla letteratura specifica.

Storia dell’Arredamento.

La storia dell’arredamento coincide con quella dell’abitare che l’uomo ha scritto costruendo le architetture delle città. Nell’abitare le proprie dimore egli si è circondato di utensili, suppellettili e mobili. Prodotti della creatività dalle finalità pratiche la cui costruzione riflette le conoscenze scientifiche e tecnologiche del tempo e caratterizzati esteticamente a seconda delle civiltà a cui sono appartenuti.

palafitte valcamonicaNonostante i primi mobili appaiano già a partire dalle civiltà Mesopotamiche, la storia dell’arredamento si può definire in maniera precisa solo a partire dal XII secolo, cioè da quando si poté riscontrare alcune uniformità stilistiche e connotati estetici riferibili ad un determinato periodo storico oppure ad un sistema di potere: clero, monarchia, borghesia ecc…

Encyclopedie-falegname-mobiliere-menuisier-en-meubles
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Se il riconoscimento dello stile di un mobile ci può aiutare a comprenderne la sua funzione e le modalità di costruzione, la sua storia ci rivela i progressi della società umana secolo dopo secolo. L’invenzione stessa di nuove tipologie e l’evoluzione artistica dei mobili sono da sempre collegate al raggiungimento del benessere economico e all’affermarsi di nuove classi sociali che vanno ad ampliare la committenza nel mercato dei mobili.

Inizialmente, mobili ricchi ed elaborati arredavano le residenze reali, ma nel corso dei secoli l’uso di mobili e accessori d’arredamento specifici si è esteso dalle residenze nobiliari alle classi borghesi, fino ai giorni nostri, dove l’economicità dei processi produttivi industriali ha reso possibile la diffusione dei mobili a tutte le classi sociali, pur perdendo il pregio del manufatto artistico-artigianale.

Le origini.

Prima di descrivere cronologicamente le diverse tipologie di mobiStoria-dell'Arredamento-001li nella loro evoluzione tecnico-stilistica, per meglio comprendere come si è giunti alla loro considerazione, non solo funzionale, ma anche artistica, sarà utile soddisfare qualche curiosità riguardo l’origine dei mobili, quali furono i primi elementi di arredamento di cui l’uomo si circondò per abitare le sue prime case.

Le notizie sulle origini del mobile sono poche e in molti casi unicamente desumibili da testimonianze iconografiche che li raffigurano. Pare, ad esempio, fosse già noto all’uomo del neolitico l’uso del legno tagliato usando attrezzi con pezzi di selce tagliente, invece è certo che alcuni dei primi strumenti per la lavorazione del legno, giunti intatti fino alla nostra epoca, furono inventati ed usati dagli eccellenti artigiani dellantico Egitto.

Mesopotamia.

Le più antiche notizie riguardo il primo utilizzo di mobili risale ai popoli mesopotamici (dal 3.500 a.c. al 539 a.C). Dai bassorilievi di quell’area si può vedere come l’uso di mobilio pregiato fosse esclusivo di una stretta cerchia di ceti dominanti.

Storia-dell'Arredamento-001 -Riposo del re Asshurbanipal
Riposo del re Asshurbanipal

Per la lavorazione di questi elaborati mobili in legno era già impiegata la tecnica del tornio, importata successivamente in Egitto.

Antico Egitto.

L’Egitto fu uno dei primi centri di produzione di mobili. L’elegante produzione degli artigiani egizi adornava le case degli aristocratici e le loro tombe una volta morti. Grazie a questa pratica, abbiamo potuto conoscere le raffinate lavorazioni dell’epoca. All’interno delle tombe sono stati ritrovati sgabelli, sedie e letti. Nella tomba del Faraone Tutankhamon, scoperta nel 1923, furono rinvenuti tanti di questi arredi oltre a trenta casse impiallacciate e intarsiate.

Throne of Heterpheres Egyptian Chair for Desk
Throne of Heterpheres Egyptian Chair for Desk

Tutti i mobili egiziani risalenti al primo periodo dinastico (3100-2613 a.C.) erano riccamente decorati con la tecnica del traforo e dell’applicazione della foglia d’oro e argento, alcuni erano ricoperti da impiallacciature in legno pregiato e intarsi in ebano, avorio, vetro, lapislazzuli, pietre colorate, metallo, madreperla e perfino maioliche.

Agli artigiani delle piramidi, oltre che dell’intarsio, si deve anche l’invenzione dell’incastro a coda di rondine per assemblare i pezzi, l’uso del rivestimento in legno pregiato per nascondere il legno di qualità inferiore della struttura del mobile, l’uso di colle animali e vegetali, di vernici e di smalti a base di olio di cedro e gomma arabica. I legni erano pregiati, come l’acacia, il sicomoro, il cedro e l’ulivo.

Antica Cina.

La Cina fu il più grande centro di ebanisteria dell’Estremo Oriente. Nelle tombe della dinastia Han (202 a.C. – 220 d.C.), furono ritrovate delle miniature di mobili: diversi modelli di sedie, armadi, tavoli e cofani, nelle forme profondamente diverse da quelle occidentali: predomina la linea ondulata e la decorazione è costituita soprattutto da intagli limitati in piccole zone del mobile.

I legni impiegati sono preziosi e a grana sottile, come l’ebano, il palissandro e il legno di sandalo, lucidati fino ad ottenere un bel colore naturale. Le finiture sono normalmente in ottone o in ferro e poste in bella evidenza.

La laccatura, da sempre tradizionalmente associata al gusto cinese, era impiegata solamente negli arredi dei grandi palazzi a causa della lentezza e quindi del costo, di questo procedimento.

La produzione cinese, apprezzata in Europa soltanto alla fine del Settecento, ancora oggi si avvale dell’impiego di metodi e materiali tradizionali.

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