Considerato per molto tempo un prodotto povero, il cotto non è solo uno dei materiali da costruzione più antichi che si conosca, ma anche un materiale di grande tenacia. Particolarmente resistente all’usura e con buone capacità di isolamento acustico e termico, il cotto artigianale ha trovato da sempre un larghissimo impiego nella costruzione di edifici pubblici e privati.
Cotto artigianale e tradizione Italiana.
Il mattone in laterizio, era assai diffuso nell’Italia Centrale già al tempo dei Romani. Questo per via della grande disponibilità di argille nel territorio e per la semplice realizzazione. L’argilla, una volta pressata in uno stampo, dopo l’essiccazione e la cottura in fornace diveniva materiale edile molto versatile. La storia ne ha fatto un prodotto distintivo dell’architettura italiana conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Quasi tutte le città medievali del centro Italia hanno ancora botteghe artigianali specializzate nella lavorazione del cotto. A Castel Viscardo, in particolare, la produzione del cotto è attività tra le più antiche. Qui avviene da XVI secolo e le imprese artigiane tuttora presenti usano ancora l’antico forno a legna. (Fonte Wikipedia)
Cotto fatto a mano e recupero architettonico.
È noto come la nostra penisola sia ricca di edifici storici, di monumenti e architetture secolari dove il cotto è stato ampiamente impiegato. Si tratta di un enorme patrimonio culturale che necessita di cure per il suo mantenimento. Il restauro e la conservazione di tali edifici storici richiede prodotti artigianali realizzati ad hoc. Nel caso dei manufatti in cotto, solo poche fornaci artigiane specializzate possono realizzare dei mattoni in cotto artigianale adatti per restauro. In questi laboratori artigianali la produzione di laterizi per la ristrutturazione è rispettosa della storia e delle tradizioni. Le antiche tecniche di fabbricazione sono strumento indispensabile per realizzare ciò che occorre per una conservazione filologica delle architetture storiche.
Pavimenti in cotto artigianale.
In molti edifici del patrimonio architettonico nazionale, anche in quelli religiosi, l’utilizzo del cotto per le pavimentazioni interne ed esterne era piuttosto diffuso. Il pavimento in cotto fatto a mano o il rivestimento in cotto di una scala, siano questi collocati all’interno o all’esterno dell’edificio, oltre ad essere particolarmente resistenti si prestavano alla realizzazione di ambienti caldi ed accoglienti.
Non solo restauro.
Nelle ristrutturazioni, così come nelle nuove costruzioni è possibile unire alle soluzioni progettuali più moderne, l’uso di materiali più tradizionali come il cotto fatto a mano, per ottenere interessanti risultati estetici. In soggiorno, in cucina o in bagno il calore e il fascino della tradizione di un pavimento in cotto fatto a mano può armonizzarsi anche in contesti moderni e di design.
Il pavimento in cotto fatto a mano è una buona scelta tecnica per realizzare un sistema di riscaldamento radiante a pavimento, visto la capacità dei laterizi a condurre calore esistente.
Nell’architettura del paesaggio e nell’arredamento di giardini e spazi esterni, il cotto artigianale e ancora tra i materiali più apprezzati dai progettisti. Il suo aspetto naturale è di grande impatto estetico negli spazi esterni, dove si lascia apprezzare anche per alcuni aspetti tecnici quali l’ingelività, la robustezza del materiale al calpestio pesante e la sua superficie antisdrucciolevole.
Produzione del cotto artigianale.
Per meglio comprendere le potenzialità espressive del cotto fatto a mano è interessante conoscerne l’affascinante sistema produttivo messo in atto nelle fornaci artigiane così come una volta.
Formatura.
Quella della formatura è la fase produttiva vera e propria. L’impasto malleabile di argilla e acqua viene “stampato” manualmente entro casse-formi di legno che possono avere qualsiasi forma e dimensione si desideri. L’utilizzo di tali stampi in legno, non solo produce un materiale dall’aspetto totalmente artigianale, ma permette anche di poter soddisfare qualsiasi necessità di formato, anche quando si tratta di dover produrre piccoli quantitativi di cotto da integrare con quello originario opportunamente recuperato e restaurato.
Ogni mattone viene stampato uno alla volta e posto a terra per l’essiccazione. Un‘operazione manuale durante la quale ogni pezzo riceve la sua identità. Ogni mattone è diverso dall’altro ed in questa caratteristica sta il fascino di un prodotto artigianale come il cotto fatto a mano.
Essiccazione.
Il mattone appena formato è lasciato ad asciugare all’aria aperta. Durante questa fase l’impasto acqua e argilla prende consistenza fin quando, essiccandosi i mattoni acquisiscono una resistenza meccanica tale che permetta di accatastarli per la cottura.
Cottura.
La fase più affascinante dell’intero ciclo produttivo è certamente quella della cottura dei mattoni, ma è anche la fase più delicata. La disposizione dei mattoni all’interno del forno a legna tradizionale e tutto il processo di cottura, sono decisivi per l’ottenimento di un cotto di qualità.
La cottura a legna dell’argilla è assai laboriosa: per circa 60 ore il forno viene alimentato con legna da ardere ben asciutta per portare gradualmente i laterizi posti al suo interno ad una temperatura di circa 1000° C; raggiunta questa temperatura sarà necessario mantenerla per circa 20 ore in modo che i minerali dell’argilla subiscano le trasformazioni chimiche e fisiche necessarie per avere un cotto “suonante” e resistente.
La cottura ad alte temperature rende il laterizio ingelivo, cioè capace di resistere a temperature ambientali molto basse. Tale caratteristica è indispensabile perché il cotto sia idoneo per la pavimentazione di spazi esterni. È interessante notare come, per questo impiego, la superficie del mattone viene arrotata o sabbiata per avere una superficie antisdrucciolevole.
Finitura.
La lavorazione di finitura è effettuata, per conferire particolari aspetti alla superficie del mattone che a seconda del trattamento a cui viene sottoposta, può presentarsi più o meno ruvida.
Si possono ottenere finiture ruvide o lisce intervenendo manualmente sul mattone secco pronto per essere cotto. Finiture antichizzate o levigate sono effettuate meccanicamente invece solo dopo la cottura.
Per gli ambienti rustici di ville e casali di campagna la pavimentazione grezza è quella più ideale. Sono mattoni a cui non è stato fatto alcun trattamento superficiale di finitura. Per pavimenti restaurati e ristrutturazioni sono indicate le finiture antichizzate che riproducono l’effetto dei mattoni vecchi e vissuti. Per inserimenti in contesti moderni il pavimento in cotto fatto a mano a finitura levigata è l’ideale.
Colore e formati.
Il colore del cotto dipende dalla qualità delle argille che attraverso la cottura assumono cromie dal giallo al rosa, fino ad arrivare al rosso bruno, passando per un infinità di varianti cromatiche di grande effetto. È il tipico cotto umbro con tutte le sue bellissime sfumature. Grazie all’aggiunta di ossidi naturali, il cotto può assumere anche altre colorazioni, come il grigio, il bianco, il nero e tutte le nuance intermedie.
Un pavimento in cotto fatto a mano può avere tutte queste piacevoli tonalità e la sua varietà può essere ampliata grazie ai tanti formati realizzabili nelle misure desiderate. Le mattonelle possono essere rettangolari, quadrate, esagonali ecc… e personalizzate all’infinito con schemi di posa dai più semplici ai più fantasiosi.
Trattamento del cotto.
Il cotto artigianale è naturalmente poroso con una capacità di assorbimento molto elevata. Motivo per cui, dopo la posa è necessario trattarlo adeguatamente per renderlo impermeabile e facile da pulire. Per un buon trattamento si usano prodotti idonei per il lavaggio, la protezione e la finitura del pavimento.
- Il lavaggio si fa con acido tamponato con il quale si possono eliminare i residui cementizi della posa e della stuccatura, così come le macchie bianche dei sali naturalmente presenti nelle argille che tendono a risalire in superficie. Inoltre il lavaggio apre i pori del cotto prima del trattamento di protezione.
- La protezione si esegue applicando sul pavimento in cotto prodotti impregnanti e traspiranti con capacità idro-repellente e oleo-repellente.
- Completa la protezione il passaggio di finitura che dona al cotto l’aspetto finale e lo rende anti-sporco e anti-usura. Per questa procedura, utile prevalentemente per i pavimenti in cotto di ambienti interni, si impiegano delle cere naturali. Queste conferiscono alla superficie del mattone un aspetto che può andare dal lucido, al satinato fino all’opaco. L’uso di cere tonalizzanti permette di variare il colore del cotto naturale in toni più scuri.
Conclusioni.
Per la grande durevolezza e solidità, e per il loro aspetto ricercato, i pavimenti in cotto artigianale sono la scelta ideale per gli interni e gli spazi esterni di nuove costruzioni, oltre che per le ristrutturazioni e per gli interventi di recupero e restauro conservativo. Il particolare fascino e il calore unico del cotto artigianale fatto mano è in grado di valorizzare e rendere raffinato qualunque ambiente.
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