Abitare ecologico significa adottare uno stile di vita sostenibile. Non è un fenomeno di moda, ma un atteggiamento necessario se vogliamo salvaguardare il futuro del pianeta e delle generazioni che verranno. Il cambiamento climatico del pianeta è il drammatico risultato dei durissimi colpi inflitti all’ambiente dall’uomo con suoi comportamenti irresponsabili. L’atteggiamento egoista dell’uomo è la causa maggiore dei danni all’ambiente. Responsabili dell’attuale situazione non sono solamente le Multinazionali che sfruttano le risorse del pianeta, o i Capi di Stato che dovrebbero tutelare l’ambiente con le loro decisioni, ma anche l’attuale stile di vita comodo e consumista dell’uomo moderno ha un impatto pesante sull’ambiente. Negligenza e cattive abitudini incidono in modo rilevante a causa dell’assenza di una vera e propria coscienza ecologica.
Assumere comportamenti responsabili.
I danni recati all’ecosistema sono talmente gravi che rivedere il rapporto uomo-ambiente non è più una necessita, ma una ragione di vita per il pianeta e per l’esistenza stessa dell’umanità. Ogni individuo, ogni singolo abitante del pianeta, dovrebbe comprendere che egli in prima persona è responsabile, con il proprio stile di vita, con i suoi comportamenti, di un impatto più o meno incisivo sull’ambiente e sulle sue risorse. Intraprendere delle azioni virtuose non solo è necessario, ma possibile e semplice da realizzare, basta partire da piccoli gesti che ognuno di noi può compiere. Singole azioni, comportamenti responsabili che nella globalità possono effettivamente influire sul futuro del pianeta.
Un ambiente domestico rispettoso della natura.
Vivere nel rispetto della natura per incidere positivamente sull’ambiente in modo sostanziale è possibile ogni giorno già a partire dal luogo in cui abitiamo. Pensate alla vostra abitazione come un piccolo mondo, un micro-habitat, parte di “sistemi abitativi” sempre più grandi: città, nazioni ed in ultimo il mondo stesso. Basta far funzionare in modo ecologico i luoghi che utilizziamo per “abitare il pianeta” per essere già a metà dell’opera.
Abitare ecologico è vivere in armonia con la natura, usare in modo intelligente le risorse energetiche del pianeta, fare delle scelte che possono portare benefici concreti all’ambiente, orientare le proprie azioni per fare della propria dimora una vera e propria isola green.
Consigli per vivere e abitare ecologico.
Vivere e abitare ecologico significa forse rinunciare a qualche comodità e certamente richiede un comportamento meno negligente, ma l’insieme di questi comportamenti virtuosi alla fine genera diversi vantaggi. Con i consigli contenuti in questo articolo è possibile realizzare un posto migliore in cui vivere, ma non si può trascurare il loro effetto positivo sulla salute e sul bilancio familiare.
Limitare il consumo di energia.
Risparmiare risorse energetiche come corrente elettrica e gas è senza dubbio la prima cosa da fare poiché ciò, oltre a procurare grande beneficio all’ambiente, incide tantissimo sul bilancio familiare.
Per risparmiare sulle fonti di energia di gas e luce, fondamentale è mettere in atto delle strategie per risparmiare sul riscaldamento e sul condizionamento domestico.
Come in estate non è necessaria una temperatura talmente bassa da doversi coprire con indumenti pesanti, così in inverno non serve stare in casa con una “temperatura da maniche di camicia”. Moderare l’uso dell’aria condizionata in estate e abbassare di qualche grado il riscaldamento in inverno è un abitudine che farà bene anche alla vostra salute. Se volete conoscere tutto quello che si può fare per economizzare sul riscaldamento, leggete il post Rispamiare sul riscaldamento in 7 mosse.
A proposito di condizionatore l’ideale sarebbe rinunciarvi, prendendo le opportune contromisure e utilizzando a loro posto delle alternative siano queste di tipo tradizionali che soluzioni più recenti a tecnologia avanzata. Se siete curiosi e volete approfondire l’argomento, leggete l’articolo difendersi dal caldo senza condizionatore si può.
Non è sufficiente risparmiare su condizionamento e riscaldamento per diminuire l’impatto che hanno sull’ambiente i consumi energetici. Visto che il consumo di combustibili per la produzione di energia elettrica incide in modo pesante sulla natura, necessario è attuare anche altre strategie, che nell’insieme consentono di risparmiare tantissima energia elettrica.
La sostituzione delle lampadine ad incandescenza con quelle a LED, oppure l’uso della lavatrice con lavaggi a basse temperature, sono solo alcuni dei consigli da mettere facilmente in atto.
Molte altre piccole abitudini per risparmiare corrente sono descritte nel dettaglio nell’articolo Come risparmiare energia elettrica.
Gestire bene una risorsa preziosa come l’acqua.
Risparmiare e sfruttare al meglio le risorse idriche è fondamentale per consentire che il prelievo di acqua non superi la riproduzione e la crescita di questa risorsa che non è inesauribile.
Imparare a ridurre gli sprechi, partendo dai piccoli gesti quotidiani, per un consumo più razionale dell’acqua ha benefici tangibili sull’ambiente e sul portafogli. Le cose da fare per risparmiare acqua hanno a che fare con l’elementari norme di buon senso, questi alcuni consigli:
- Fare delle docce più brevi per tagliare anche il consumo di energia.
- Chiudere il rubinetto quando si lavano i denti, e aprirlo solo fare il risciacquo, lasciar scorrere l’acqua non ha senso.
- Usare delle cassette di scarico frazionate per un minore apporto di acqua nel wc.
- Installare dispositivi per ridurre il flusso di acqua nei rubinetti di casa .
Per conoscere tutti i consigli per ridurre il fabbisogno idrico di casa vostra leggete l’articolo come risparmiare acqua in casa.
-
Utilizzare l’acqua della rete idrica anche per bere e cucinare.
Evitare di consumare l’acqua minerale o oligominerale in bottiglia consente di risparmiare davvero tanto denaro e riduce notevolmente l’impatto nell’ambiente che il consumo di questo bene ha. Si eviteranno l’immissione nell’ambiente di rifiuti come le materie plastiche degli involucri e l’inquinamento causato dal trasporto gommato necessario per far giungere le cassette d’acqua al supermercato.
Utilizzare un filtro per purificare l’acqua del rubinetto è un’idea valida, tenuto conto che generalmente l’acqua della rete idrica di casa è assolutamente potabile. In alternativa esistono tanti sistemi per il trattamento dell’acqua di casa, scoprite qui qual’è il più conveniente per voi.
Riduzione e gestione ottimale dei rifiuti.
Per ridurre il nostro impatto sull’ambiente, fondamentale è limitare la produzione di rifiuti ed adoperarsi per la raccolta differenziata.
Alcuni esempi per ridurre al minimo la quantità di rifiuti:
- impiegare per fare la spesa sacchetti di tela riutilizzabili;
- comprare frutta e verdure senza imballaggi di polisterolo e simili;
- acquistare detersivi sfusi;
- un oggetto che si rompe andrebbe aggiustato e non gettato via per rimpiazzarlo con uno nuovo e quando questo ha davvero terminato il suo ciclo vitale va riciclato o riusato per altri scopi.
Per evitare inutili sprechi e ridurre la quantità di rifiuti, la pratica del riciclo e senza dubbio tra le più virtuose. Occorre pazienza e un po’ di manualità per restituire agli oggetti in disuso una nuova vita.
Altro modo per ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ambiente è quello di fare la raccolta differenziata. Per far questo in modo agevole vi consiglio di ricavare uno spazio dedicato a questa operazione dove poter sistemare almeno quattro contenitori, differenziati per colore, da destinare rispettivamente alla carta, alla plastica, al vetro e ai rifiuti organici.
Solo i rifiuti speciali e pericolosi vanno smaltiti in modi differenti che variano a seconda del tipo di rifiuto. Ad esempio, pile e farmaci scaduti vanno conferiti nei punti di raccolta che si trovano nelle farmacie e nei supermercati.
Per sapere come fare la raccolta differenziata in modo corretto vi consiglio di leggere l’articolo sulla raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti.
Arredamento ecosostenibile.
Per arredare casa in modo ecologico e fare della vostra dimora un isola green di grande bellezza scegliete arredamenti prodotti tutelando la natura e l’ambiente.
Materiale principe dell’arredamento ecosostenibile è il legno. Nonostante questo possa apparire contraddittorio, visto che per costruire i mobili, devono abbattersi degli alberi, l’uomo sa distinguere tra la naturale produttività boschiva e la deforestazione selvaggia.
L’ecocompatibilità del legno, oltre che nella rapida rinnovabilità delle fonti di approvvigionamento, trova riscontro nella sua completa biodegradabilità e nel fatto che la sua stessa lavorazione produce emissioni inquinanti molto ridotte. Ragione per cui sarebbe consigliabile un suo impiego al posto dei materiali metallici o plastici che hanno un costo produttivo, in termini energetici e di impatto ambientale, molto elevato.
È fondamentale quindi accettarsi , per i mobili che volete acquistare, che i legni impiegati per la loro produzione non provengano da disboscamenti abusivi. Questo è possibile richiedendo la certificazione FSC, ente indipendente che garantisce la provenienza del legno da filiere rispettose dell’ambiente.
Accertatevi anche che i mobili abbiano una bassa emissione di benzene e formaldeide, sostanze particolarmente tossiche contenute nei collanti e nelle vernici, principali responsabili dell’insidiosissimo inquinamento domestico.
Grazie ad un riciclo creativo di materiali e oggetti, altrimenti destinati alla pattumiera, è possibile anche inventare nuovi oggetti per arredare casa. Ogni cosa può essere adoperata per realizzare vere e proprie opere di eco-design: dalle bottiglie di plastica ai tappi di sughero, dai rametti secchi ai barattoli di vetro, oppure ai rotoli di carta igienica ecc… L’unico limite è la mancanza di fantasia.
Di idee ne trovate un po’ ovunque, Pinterest ad esempio è davvero una fonte inesauribile, ma vi invito anche a consultare la sezione di questo sito riguardante proprio il riciclo creativo.
Combattere l’inquinamento domestico.
Sapete che l’aria degli ambienti chiusi può essere fino a 12 volte più inquinata di quella degli spazi aperti? Non importa quanto sia pulita casa vostra, anche negli ambienti domestici più curati si trovano insidiosi nemici per la salute.
I maggiori responsabili dell’inquinamento domestico sono i VOC, composti organici volatili, emessi da una gran quantità di oggetti presenti all’interno delle abitazioni.
Detersivi, vernici e colle, i tessuti e gli stessi i mobili di casa, gli apparecchi elettronici, le fotocopiatrici e cosi via fino a giungere ai materiali utilizzati per costruire casa, nascondono queste insidiosissime sostanze, prima fra tutte la temutissima formaldeide.
Tenuto conto che trascorriamo circa il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, dalla casa all’ufficio, dalla scuola alla fabbrica, è comprensibile quanto sia assolutamente necessario combattere l’inquinamento domestico al quale, un rapporto dell’OMS del 2002, imputava circa 1,6 milioni di morti.
Per conoscere quali sono queste sostanze pericolose, cosa provocano e come si possono combattere vi esorto a leggere l’utilissimo articolo inquinamento domestico: come difendersi.
La prima cosa da fare per combattere l’inquinamento domestico è cercare di utilizzare prodotti e materiali con un basso contenuto di composti organici volatili, in particolare:
- acquistate mobili realizzati con materiali a basso contenuto di formaldeide;
- acquistate materassi esenti da PCP e ftalati;
- limitare l’uso di prodotti chimici per pulire casa;
- utilizzate detergenti per la casa ecologici o autoprodotti.
Per limitare o eliminarne le fonti di emissione principali di VOC, seguite queste indicazioni:
- dipingete le pareti delle stanze con pitture fotocatalitiche ad azione anti-inquinamento;
- purificare l’aria disponendo delle piante che assorbono gli agenti inquinanti negli ambienti domestici;
- utilizzare depuratori d’aria domestici.
Per ridurre danni alla salute e all’ambiente evitate l’uso di detersivi che contengono “miracolose” sostanze chimiche. Tutto quello che serve per ottenere un igiene profonda della vostra casa lo avete già a disposizione nella vostra dispensa e nell’armadietto del pronto soccorso: aceto bianco, olio di oliva, sapone di marsiglia, bicarbonato di sodio, comune acqua ossigenata, alcol.
È risaputo che:
- L’aceto è un potente anticalcare, utile per la pulizia di sanitari e dei vetri.
- Il bicarbonato ha la capacità di assorbire gli odori. Unito con l’acqua, riesce ad eliminare lo sporco dalla maggior parte delle superfici, invece se mescolato con aceto la sua azione diventa ancora più potente.
Scopri come realizzare in casa dei detersivi veramente efficaci a basso impatto ambientale.
Testo di proprietà di Biagio Barraco . Tutti i diritti sono riservati, è espressamente fatto divieto di copiare e incollare integralmente il contenuto di questo post o fare hardlinking. Per quanto riguarda le immagini presenti, se non diversamente specificato, si rende noto che queste provengono dai siti pixabay.com e unsplash.com, oppure si tratta di immagini prelevate da Pinterest. Nel caso in cui la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, comunicatelo ed essi saranno immediatamente rimossi.